Vandana Shiva al Forum: le istituzioni si siedano e imparino dagli allevatori.

Vandana Shiva (una delle più importanti attiviste ed ecologiste mondiali) interviene sulla vicenda del massacro di 140.000 bufale in Italia giustificato dalla lotta ad una malattia. Vandana Shiva, presidente di Navdanya International, autrice di molti lavori e testi internazionali, in Italia in occasione della Giornata dell’Ambiente per presentare il suo ultimo manifesto “Making peace with the Earth” (“La crisi ecologica che dobbiamo affrontare è il risultato di una guerra che stiamo facendo alla Terra, bisogna fermarla seguendo le leggi della natura”), ha incontrato una delegazione del Movimento degli allevatori rilasciando un suo contributo per il webinar andato in onda alle ore 21 dell’8 giugno 2023. Vandana Shiva, che era già intervenuta sui temi posti dal Movimento Salviamo le Bufale, nel suo intervento paragona l’azione attiva in difesa delle Bufale a quello che fece il Mahatma Gandhi in India quando guidò la rivolta contro il tentativo degli Inglesi di “rubare” il sale imponendo una tassa che, nei fatti, espropriava il popolo indiano di un bene che la natura aveva donato loro come è il sale. La Marcia di Gandhi fu l’inizio del crollo dell’impero Inglese e, oggi, “difendere le bufale (come tutto il cibo e il ruolo dei contadini e degli allevatori) significa tornare in marcia per far crollare l’impero dell’agricoltura industriale senza allevatori e contadini che ci impone un cibo prodotto in laboratorio”.

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Contributo di Vandana Shiva
(Raccolto a Roma il 6 giugno 2023 da Raffaella Galeone, Raffaele Diana e Gianni Fabbris)

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D. – Gianni Fabbris

Il Movimento Salviamo le Bufale sta conducendo da oltre 18 mesi una lunga vertenza denunciando il disastro imposto dai piani di eradicazione voluti negli ultimi dieci anni dalla Regione Campania in accordo con il Ministero della Salute che ha portato alla macellazione di oltre 140.000 animali di cui solo nell’1,4% è stata confermata la presenza della BRC o della TBC, con la chiusura di oltre il 35% delle stalle del territorio, la perdita di 5.000 posti di lavoro mente la BRC e la TBC Bufalina sono aumentate a dismisura passando dall’1% circa di prevalenza in Provincia di Caserta a circa il 19% con un numero sempre più largo di comuni e territori coinvolti. Un fallimento sia sul piano medico/sanitario che su quello sociale/ambientale

Dopo aver ottenuto l’apertura di una interlocuzione con il Parlamento Europeo (presso cui è stato depositata una petizione che denuncia il mancato rispetto dell’Italia degli ordinamenti comunitari), dopo aver incassato l’avvio al Senato della Repubblica di una indagine conoscitiva sui problemi dell’allevamento bufalino in provincia di Caserta e in Campania, dopo che il Senato delle Repubblica alla fine di Gennaio ha votato all’unanimitò (e con il parere positivo del Governo) un documento in cui si impegna il Governo ad un profondo cambio di indirizzo nelle scelte e nelle pratiche applicate in Campania, dopo che (grazie alla mobilitazione degli allevatori) si è tenuta presso il Ministero della Salute alla presenza di tutte le forze parlamentari un incontro per discutere la situazione in cui il Movimento ha formalizzato la proposta che il Governo Nazionale dichiari lo Stato di emergenza sanitaria nominando un Commissario di Governo e apra con i soggetti portatori di interesse e responsabilità un confronto che li coinvolga nella gestione delle inziaitive sulla base della condivisione e della ricerca di soluzioni efficaci, Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino (formato da 23 fra sindacati e associazioni di allevatori e di società civile) ha convocato un Forum aperto per discutere la proposta di un PIANO PARTECIPATO PER RISOLVERE LE ZOONOSI RILANCIANDO L’ALLEVAMENTO BUFALINO E IL SUO CICLO ECONOMICO, SOCIALE ED AMBIENTALE.

Nel percorso di preparazione del Forum ti chiediamo di intervenire per darci il tuo contributo di idee, analisi e proposte su come superare le zoonosi e come mettere in campo un approccio agroecologico e partecipato alla conversione ed al rilancio del cibo di territorio e contadino.

R. Vandana Shiva

Noi esseri umani siamo animali correlati ad altri animali non umani. Le nostre bufale, le nostre mucche, le nostre pecore, le nostre capre, i lombrichi, gli organismi del suolo fanno parte del nostro microbioma intestinale.

Sappiamo che la maggior parte delle malattie è il risultato della distruzione dell’equilibrio negli ecosistemi, nel nostro intestino e nella dieta che seguiamo

Le malattie epidemiche si sono diffuse in tutto il mondo per effetto dell’agricoltura industriale.

La soluzione alle malattie del sistema industriale sono i sistemi ecologici, i sistemi agro ecologici, i sistemi rigenerativi e una visione del mondo che riconosca che siamo parte di una famiglia terrena.

Gli animali non sono oggetti da manipolare o spingere all’estinzione.

Questo è un ecocidio in cui gli animali vengono uccisi, con l’idea che 140.000 bufale debbano morire, 200.000 mucche irlandesi debbano morire, un milione di pecore debbano morire e la maggior parte degli agricoltori del mondo dovrebbero andarsene.

Questo è ciò che gli Stati Uniti stanno già pianificando per il cambiamento climatico; vogliono porre fine all’agricoltura facendo finta di risolvere il problema del clima quando il 50% del problema del clima è provocato dal cibo industriale e dall’agricoltura industriale

Fermate l’industrialismo, fermate lo sterminio e il problema del clima sarà risolto, il problema delle malattie sarà risolto, l’estinzione della biodiversità sarà risolta e cibi di buona qualità come la mozzarella di bufala saranno protetti.

La mozzarella di bufala è come fu la questione del sale nel nostro movimento indiano d’indipendenza quando i Britannici hanno cercato di imporre il monopolio del sale; ora stanno cercando di monopolizzare il sistema alimentare eliminando il cibo e gli agricoltori veri per produrre in fabbrica un cibo falso da laboratorio.

Gandhi camminò verso la spiaggia e disse: “La natura fornisce gratuitamente il sale, noi ne abbiamo bisogno per la nostra sopravvivenza. Continueremo a produrre sale e non obbediremo alle vostre leggi”.

E’ questo genere di cose che hanno iniziato ad abbattere l’Impero Britannico. Dobbiamo abbattere l’impero del cibo falso, l’impero dell’agricoltura industriale e del cibo industriale, che ora vuole un mondo post-alimentare, l’agricoltura senza agricoltori, il cibo senza fattorie

La mozzarella è il dono della bufala ed ha il valore oggi che ebbe il sale nel 1938. È arrivato il momento di dire che la natura ci ha donato questi animali straordinari. Gli animali ci hanno regalato questo cibo fantastico. Gli agricoltori hanno creato questa splendida simbiosi e relazione con i loro animali.

Lo sterminio degli agricoltori e degli animali sono un ecocidio e un genocidio. Io mi schiero con gli animali, mi schiero con gli agricoltori.

Non condanno solo questa politica perché antiscientifica e obsoleta e che non tiene in conto l’esperienza del mondo. La considero anche antidemocratica perché sono coloro che si sono presi cura delle bufale per secoli sche sanno anno come prendersi cura delle mandrie.

Hanno la conoscenza, sono gli esperti ultimi e dovrebbero essere consultati su come ridurre e prevenire queste malattie.

Ecco perché accolgo favorevolmente la proposta di un piano partecipativo che gli agricoltori stanno elaborando. Il secondo motivo? Penso che sia antidemocratico, perché è totalmente funzionale alla dittatura globale sul nostro cibo che ha ucciso agricoltori e uccide gli animali.

Senza animali e agricoltori non abbiamo un cibo reale, abbiamo un sistema che crea malattie, lo stesso sistema che causa malattie negli animali sta causando malattie negli esseri umani. Il 75% delle malattie croniche proviene da un sistema alimentare industriale.

Quindi direi al governo di tornare indietro e fare i compiti a casa. E farli con gli agricoltori.

Condividendo la loro esperienza e la loro pianificazione, questa è democrazia. Abbiamo bisogno di una democrazia alimentare in cui gli animali gli agricoltori, la biodiversità, la famiglia terrena abbiano un ruolo centrale non i tecnocrati pagati dalle grandi industrie farmaceutiche e alimentari per distruggere la vita sulla Terra.

D. Raffael Diana

Grazie per le sue belle parole sul nostro ambiente le nostre fattorie, in particolare per il suo amore per tutto ciò che ci circonda. Ho solo due domande e la prima è: “La regione campaniasostiene che il modello da seguire è quello delle “stalle bavaresi” e per raggiungere questo obiettivo ha imposto agli allevatori di tenere chiusi gli animali. Stiamo parlando di animali selvatici abituati a pascolare in ambienti naturali mentre la regione li obbliga a vivere in strutture cementificate per prevenire che batteri come la brc e la tbc possano entrare in contatto con le mandrie

Lei che parla di conversione agro ecologica, cosa ne pensa della direzione intrapresa dalla regione Campania?

R. Vandana Shiva

La scelta di costringere gli animali in ambienti di cemento crea allevamenti intensivi. E’ qui che inizia la malattia. Tutte le malattie zoonotiche sono state amplificate dal sistema industriale.

Quando gli animali pascolano, mangiano cibo naturale e acquisiscono immunità. L’idea che ogni batterio e ogni virus ci uccideranno è un’idea molto falsa, perché noi e gli animali siamo biomi ambulanti e ospitiamo biomi

Siamo pieni di virus e batteri. Quando abbiamo distrutto l’equilibrio e uno comincia a diventare dominante esattamente come accade per gli gli insetti nei nostri campi.

Gli insetti non causano danni al nostro cibo. È quando coltiviamo una monocoltura, spruzziamo pesticidi o coltiviamo OGM che otteniamo parassiti. Gli insetti diventano parassiti e i batteri, che sono sani e necessari diventano malattie infettive

Il modello meccanicistico appartiene ad una scienza obsoleta e superata. Sappiamo che gli organismi e la salute autorganizzata degli organismi si basano sull’armonia e l’equilibrio di molteplici organismi al loro interno come ad esempio i batteri stessi.

Gli animali allevati allo stato brado hanno molte meno malattie. Altrimenti, i bisonti nelle praterie sarebbero morti ovunque, le mucche dell’India che veneriamo come sacre sarebbero morte ovunque

Perché le malattie epidemiche sono arrivate con l’era industriale? Perché il nostro cibo è diventato una fonte così grande sia di malattie infettive che di malattie croniche?

Non condanno solo questa politica come antiscientifica e obsoleta e che non considera l’esperienza del mondo, la considero anche antidemocratica perché coloro che si sono presi cura delle bufale per secoli sanno come prendersi cura delle mandrie, hanno la conoscenza, sono gli esperti ultimi e dovrebbero essere onsultati su come ridurre e prevenire queste malattie.

Ecco perché accolgo favorevolmente il piano partecipativo che gli agricoltori stanno elaborando.

Il secondo motivo? Penso che sia antidemocratico, perché è totalmente funzionale alla dittatura globale sul nostro cibo che ha ucciso agricoltori e uccide gli animali

Senza animali e agricoltori non abbiamo cibo reale, abbiamo un sistema che crea malattie. Lo stesso sistema che causa malattie negli animali sta causando malattie negli esseri umani. Il 75% delle malattie croniche proviene da un sistema alimentare industriale.

Quindi direi al governo di tornare indietro e fare i compiti a casa e di farli con gli agricoltori, condividendo la loro esperienza e la loro pianificazione, questa è democrazia.

Abbiamo bisogno di una democrazia alimentare in cui gli animali, gli agricoltori, la biodiversità, la famiglia terrena abbiano un ruolo centrale non i tecnocrati pagati dalle grandi industrie farmaceutiche e alimentari per distruggere la vita sulla Terra

D. Raffaele Diana

La seconda domanda è in relazione alla qualità della vita degli animali e la qualità del prodotto finale Il disciplinare della produzione di mozzarella di bufala sta diventando sempre più affine ad un prodotto industrializzato, basti pensare che la chef life è passata da 4 giorni a 30 giorni.

Che interesse ha il consumatore a preferire un prodotto legato sempre più al territorio lle caratteristiche dell’animale e alla sua condizione di vita “felice” c’è un legame da tenere in considerazione?Lei cosa ne pensa a riguardo?

R. Vandana Shiva

Dopo tutte queste decadi di lavoro per creare sistemi alimentari sani, sostenibili e di buona qualità all’interno del movimento dell’Unione mi sono resa conto che il cibo è la moneta della vita. Il cibo è ciò che collega la terra agli esseri umani. Il cibo è ciò che collega l’agricoltore al consumatore. È nell’interesse della Terra che non creiamo sistemi alimentari industriali ad alto consumo di energia, uso di prodotti chimici e ad alta produzione di inquinamento

I diritti della terra esigono che creiamo sistemi alimentari locali

È nell’interesse degli agricoltori avere la sovranità alimentare a livello locale per governare sé stessi non solo riguardo alla questione dei semi, ma anche alla lavorazione del cibo alle questioni di qualità. Ed è sicuramente nell’interesse dei consumatori mangiare cibo vero

Una mozzarella di bufala che verrà consumata fresca entro tre giorni è di migliore qualità rispetto ad una mozzarella che sarà lasciata a stagionare come un prodotto da supermercato per 30 giorni, poi per tre anni come il cibo marcio che stanno diffondendo nel mondo, causando malattie ovunque Il cibo non è più cibo, il cibo è diventato responsabile del 75% delle malattie croniche

E il cibo è privo di valori nutritivi, privo di qualità e pieno di sostanze tossiche. Ciò di cui abbiamo bisogno è cibo vero, ricco di sostanze nutritive ricco di sapore, di qualità di identità territoriale e di benedizioni che la Terra e il Padre ci donano

D. Gianni Fabbris

Stiamo pensando di fare una campagna internazionale con il titolo “Vi piace la mozzarella? Allora salviamo le bufale mediterranee”. Chiedo il tuo aiuto, è possibile contare sul tuo sostegno?

R. Vandana Shiva

Assolutamente si. Potete contare sul mio aiuto personale e sull’aiuto di NAVDANYA INTERNATIONAL. Quando ho visitato Napoli l’anno scorso sono rimasta turbata dal fatto che i Tedeschi stessero producendo mozzarella in laboratorio e ho detto alle persone di Napoli di difendere la loro mozzarella. Non conoscevo tutto il contesto di ciò che mi state dicendo adesso

Avrei aggiunto queste informazioni perché abbiamo bisogno di mozzarella vera e abbiamo bisogno di mozzarella che provenga da bufale vere che si autogestiscono e da agricoltori che governano il loro sistema agricolo.

D. Gianni Fabbris

L’ Italia era un grande paese agricolo. Abbiamo costruito la nostra cultura intorno agli agricoltori e al lavoro degli agricoltori. Ora stiamo trasformando il nostro paese in un grande supermercato di cibo in cui il lavoro degli agricoltori e il cibo il cibo territoriale sono privatidi ruolo funzione e futuro.

È quindi molto importante che i cittadini in Italia e all’estero sappiano che il cibo italiano corre il grande rischio di diventare solo un grande affare per le finanze e senza il nostro lavoro al suo interno.

R. Vandana Shiva

Ciò che state descrivendo per l’Italia è una tendenza ovunque se il mondo finanziario, le BlackRock le Vanguard il signor Bill Gates, le Corporazioni avranno il loro modo di fare, non ci saranno più agricoltori non ci saranno più animali. Rimarranno solo sistemi industriali di produzione in laboratorio, in cui l’agricoltura sarà ridotta completamente a giganteschi sistemi industriali gestiti dagli acquirenti e dalle società come Monsanto.

Ed è per questo che questa lotta a favore degli agricoltori e per il cibo vero deve essere una lotta globale. Perché si tratta di una lotta tra vita e morte, tra salute e malattia, tra libertà e schiavitù.

1 commento

    • Domenico Fenizia il 9 Giugno 2023 alle 15:00
    • Rispondi

    È una donna che ha una visione globale della vita, strettamente connessa all’essenziale esigenza dell’essere umano. Quell’esigenza che deve costruire in loco il proprio lavoro e la propria esistenza partecipando quei meccanismi bio-ecologici in cui tutti gli esseri viventi sono armonicamente integrati.

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